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La storia raccontata
Un caldo pomeriggio d’estate un uomo entra in un grande
supermercato per cercare frescura e comprare qualcosa per la cena
solitaria che lo aspetta. E nel supermercato si imbatte in una strana
coppia, un uomo e una donna che veloci si muovono allacciati tra i
differenti reparti delle merci. Li segue spinto da una incontenibile
curiosità e finisce per trovarsi coinvolto in una drammatica scena di
sangue. Da quel momento i protagonisti della storia annodano le loro
vite in una trama fitta di mistero che finisce per avvolgere vicende e
personaggi, fino a farli diventare una sola inevitabile realtà.
Una scrittura che riesce ad arrivare con pochi, precisissimi tocchi fino
al cuore delle cose. Maria Pia Ammirati si muove con destrezza tra il
giallo psicologico che indaga un omicidio inesplicabile e la storia
d’amore che sconfina nell’ossessione. Lo stile conciso, immediato, fa
emergere senza schermi il malessere di vivere confermando la qualità
del talento narrativo dell’autrice.
L'autore
Maria Pia Ammirati (1963) lavora in RAI. Cura per «Liberal» la
rubrica di narrativa italiana. Ha pubblicato per Rubbettino Il vizio di
scrivere (1991), Madamina: il catalogo è questo (1995). Il suo primo
romanzo I cani portano via le donne sole (Empiría, 2001), selezionato
al Premio Strega, ha vinto il Premio Palmi opera prima e il Premio
Orient Express.
Vincitore del Premio Fondazione Carical Grinzane Cavour 2007 - Sezione Narrativa
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 Un caldo pomeriggio d'estate Maria Pia Ammirati
Il quadro:
Giuseppe Ansovino Cappelli Testa classica in paesaggio di rovine (2006 - tecnica mista)
Paesaggio in rosso (1984 - tecnica mista)
Giuseppe Ansovino Cappelli (Fiastra - Macerata, 1946).
Pittore e architetto, insegna Composizione all’Università di Roma La Sapienza.
Il suo lavoro fin dalle “Riapparizioni” degli anni Ottanta/Novanta indaga diversi aspetti del corrompersi e del disfarsi di immagini e forme,
non tanto in senso romantico o decostruzionista quanto piuttosto “simmelianamente” come “rovine”.
Tecniche miste su legno, scavo e collage, “rete” di connessioni e di “situazioni”, natura/storia, soggetto/oggetto, “opera aperta” e “approssimativa”.
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